Mostra ORIGINI prorogata fino al primo di ottobre 2024

Biennale di scultura
Villa Contarini 


Inaugurata ufficialmente venerdì 23 giugno alle ore 18.00 presso la scalinata monumentale, alla presenza del Sindaco Avv. Valter Milani, il Presidente della Pro Loco Giuliano Tessari, dell’Amministratore Unico di «Veneto Edifici Monumentali srl» Avv. Rozzi Marin, del curatore Prof. Pino Pin, dei Critici d’Arte Carla Chiara Frigo e Elio Armano e degli artisti partecipanti.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Padova, del Consorzio di Bonifica Brenta e il riconoscimento, attraverso l’invio di una medaglia di rappresentanza, del Presidente del Senato della Repubblica.
La Biennale di Scultura si sviluppa sull’acqua dei canali che circondano Villa Contarini, nei giardini e nelle zone architettonicamente più significative di tutta la Città di Piazzola sul Brenta realizzando un vero e rivoluzionario allestimento artistico en plein air.
Un evento unico che, coinvolgendo l’intero scenario cittadino, mette in relazione arte e ambiente in un connubio di straordinario impatto scenico capace di far dialogare la scultura moderna con un paesaggio dove l’architettura classica ha un ruolo determinante nell’immagine del territorio.
La mostra è una collettiva nazionale che raccoglie le opere di 30 artisti provenienti da tutta Italia. Tra loro diversi per formazione, età e percorsi di ricerca.
Il curatore Prof. Pino Pin fa dialogare attraverso le opere questa maestosa storica Villa che nasce nel 1546 e allestimenti artistici con un fastoso passato, portando negli anni la manifestazione ad assumere un ruolo di primissimo piano tra le Rassegne d'Arte e Scultura più importanti a livello nazionale.
(La mostra è visitabile: dal 23 giugno al 20 ottobre 2023 - Orario: 9.00-19.00 tutti i giorni, mercoledì escluso)

"C’erano già "  Dal 7 luglio al 7 settembre 2023

Cavalese - Passeggiata Don Bruno Bonelli lungo il Rio Gambis

 Mostra a cura di Sergio Camin

 

C’è chi racconta che ci siano da sempre, invisibili agli occhi dei più o nascosti nelle viscere della terra, ma su questo non ci sono certezze come spesso succede quando gli umani affidano un compito all’arte invece che alla scienza. Le loro storie, reali o presunte che siano, sono affascinanti intrecci di misteri e verità mai svelate del tutto. Storie senza una fine come è normale che sia parlando di archetipi di cui non si conoscono gli archetipi. Forme presenti senza passato o futuro e forse è questo il significato della parola sempre. Bruno Lucchi le ha viste, capita a pochi. Non aveva alcun obbligo, gli artisti non ne hanno, ma ha deciso di mostrarle anche a noi e la cosa più straordinaria è che quelle forme di cui non conoscevamo nemmeno l’esistenza, ci siano sembrate da subito nostre come lo fossero da sempre.  Un dato certo è che prima di Bruno non avessero materia, è stato lui a scegliere il ferro o la terracotta o altro e lo ha fatto perché noi, a differenza sua, abituati a vedere solo quello che va visto, abbiamo poca dimestichezza con le forme vere, eterne, ma immateriali e, a essere sinceri fino in fondo, a vedere quello che decidiamo di vedere. Nella maggioranza dei casi preferiamo non decidere.

Origini – Opere di Bruno Lucchi

Mostra a cura di: Molo51

Contributo critico: Fiorenzo Degasperi, Roberta Gubitosi

Levico Terme: Via Regia, Via Dante, Rio Maggiore, Viale V. Emanuele

Visitabile: 9 giugno – 1° ottobre 2023

 

Inaugurazione: venerdì 9 giugno 2023 ore 10 Piazzetta del Cinema

 

Info: biblioteca@comunale.levico-terme.tn.it tel. 0461 710206

        info@brunolucchi.it tel. 329 8632738

 

 

Promotori: Comune di Levico Terme – Monica Moschen Assessore al Commercio, Turismo e Artigianato

Patrocinio: Presidenza della Regione Trentino Alto Adige, Comune di Levico Terme

Con il contributo: Cassa Rurale Alta Valsugana, Ecomuseo sull’Acqua-Chiarentana, Asat Levico Terme

 

Più che una mostra, quella allestita dall’artista Bruno Lucchi nel suo paese d’origine, Levico Terme, è una vera e propria ricerca attraverso le sue maestose opere scultoree nate dalla terra, dal fuoco, dall’acqua e dall’aria. Dodici opere di grandi dimensioni sono collocate in luoghi particolari della cittadina lacustre, permettendo in tal modo agli ospiti e agli amanti dell’arte di intraprendere un percorso alla scoperta del borgo, al cospetto di un dialogo tra opera d’arte e territorio. Le dodici opere che si ergono dalla terra e guardano il cielo e l’infinito, collocate nel centro paese – Via Regia, Via Dante, Via V. Emanuele, rio Maggiore e prospicente alle Terme, preannunciano la grande installazione allestita per la nuova rotatoria predisposta dal Comune all’entrata sud del paese: un lavoro composto da sei elementi e alto quasi quattro metri, con le silhouette di personaggi androgini che richiamano le Origini della vita. E Origini è anche il titolo della mostra, filo d’Arianna per introdurci nel suo mondo artistico.

 

L’esposizione, voluta da Monica Moschen Assessore al Commercio, Turismo e Artigianato del Comune di Levico Terme, mette in mostra le opere, la poetica, la filosofia e lo sguardo sul mondo di un artista, Bruno Lucchi, che ha le proprie radici nel borgo di Levico Terme, dove nascono i suoi lavori. È un felice ritorno nella sua terra con le pregevoli sculture già famose in moltissimi luoghi d’Europa. Opere d’incanto, opere da contemplare e che contemplano, sintesi della madre Gea e degli aliti di Zefiro.

 

Il catalogo, con intervento di Fiorenzo Degasperi, sarà predisposto durante il periodo dell’esposizione per potervi inserire l’effettiva collocazione territoriale delle opere.

“La figura dell'artista Bruno Lucchi, che abbiamo la fortuna di chiamare nostro concittadino, rappresenta un autentico motivo di orgoglio per la nostra comunità.

In un'epoca in cui spesso l'arte è considerata un lusso superfluo, o addirittura qualcosa di inutile, è doveroso riflettere sul suo ruolo essenziale per la nostra vita collettiva.

L'arte ci offre una forma di espressione e di comunicazione che trascende le barriere culturali e linguistiche, permettendoci di collegarci al nostro patrimonio culturale, ma anche di scoprire nuove possibilità di espressione e nuovi modi di pensare.

Le attività culturali, come mostre d'arte, concerti e spettacoli, non solo arricchiscono il patrimonio culturale locale, ma offrono anche opportunità di socializzazione, di conoscenza e di divertimento per tutti i cittadini e i turisti presenti in paese.

In questo senso le attività culturali assumono un'importanza fondamentale per la promozione del benessere sociale e per la creazione di un ambiente di convivenza armoniosa e di arricchimento reciproco”.

                                      Monica Moschen  

        Assessorato al Commercio, Turismo e Artigianato


Franca Pezzoli artecontemporanea
Fino del Monte BG

Mostra per le vie del borgo più bello d'Italia 2022
Soave VR,  Prorogata fino al 28 febbraio

Mostra per le vie del borgo più bello d'Italia

Oltre le mura

Con Oltre le mura, la collocazione a cielo aperto di scenografiche istallazioni e gruppi scultorei intende segnare lo spazio di Soave, Borgo dei Borghi 2022, da una nuova, diversa prospettiva, nell’impatto visivo tra il mondo del passato e l’oggi senza tempo, in perfetto connubio con l’idea sottesa e da sempre presente nell’ opera di Bruno Lucchi, poliedrico artista trentino di Levico Terme, profondamente radicato nella sua terra, fervido ed instancabile interprete di forme contemporanee ricche di rimandi ad una arcaica espressività.  

Dalle sue mani nascono forme in equilibrio tra astrazione e figurazione, in un linguaggio nitido ed essenziale, di immediata leggibilità. Tale percorso di ricerca artistica si evolve in tappe susseguenti nel tempo, segnate da una intensa attività espositiva, con oltre duecento mostre personali e collettive in sedi pubbliche e private in Italia e all’estero, testimoniate e corredate da ricca documentazione bibliografica.

Significativamente lo scultore trentino si avvale, oltre che della fusione in bronzo, di altri materiali derivati dalla natura e pertanto con essa perfettamente compatibili, come la terra, nella veste aggiornata del semirefrattario o semire, e del suo connubio con l’acciaio corten. Con tali materiali si configurano tipologie di opere diverse che, liberamente raggruppate, danno vita a imprevedibili narrazioni: con Oltre le mura, in punti strategici dell’antico borgo di Soave si compie l’entusiasmante dialogo tra la statuaria fisicità contemporanea e la memoria di luoghi e architetture cariche di storia. In tale prospettiva ideale si pongono Tra memoria e visione, all’accesso di Porta Verona e il pensoso Custode dei Sogni sul balcone del Palazzo di Giustizia.

A seguire, nella Piazzetta Unicredit si trovano le eleganti figure femminili Contemplazione, Donna sogno e Fierezza, e la Penelope dietro al cancello del parco Zanella.

Grandi steli policrome a bassorilievo, verticali e circolari, segnano la salita alla chiesa dei Domenicani, echeggiando arcaici significati.

Di notevole impatto scenografico l’importante istallazione nel cortile del Palazzo del Capitano, con le strutture in acciaio corten Finestra Equilibri e la Barca della Naiade, oltre alla Foresta degli oracoli, ieratiche figure androgine proiettate verso il cielo.

A compimento del progetto, nell’approssimarsi delle festività natalizie, nella Torre Cangrande della Scala trova collocazione la serie scultorea in semire a grandezza naturale che dà vita alla narrazione sacra dell’Incarnazione, che inizia dall’Annunciazione, seguita dalla La coppia in cammino, il viaggio verso Betlemme di Giuseppe e Maria in attesa del Figlio, e infine Il Bambino adagiato e innalzato in una culla in ferro per essere mostrato al mondo.

La narrazione sacra è accompagnata dalle sette simboliche pietre miliari con le Antifone maggiori, invocazioni in latino cantate nei giorni precedenti il Natale, di cui ogni cippo riporta la parola iniziale.

Esente da facile retorica, questo percorso di Avvento accompagna il visitatore in un clima spirituale sereno e pacificante che Bruno Lucchi ha fatto proprio, come occasione autentica di riflessione sui temi sacri della cristianità.

Nel superamento della fisicità, attraverso forme simboliche, allusive al mondo interiore e alla storia dell’uomo, Bruno Lucchi consegna la sua opera, punto di vista capace di interrogare, di diventare essa stessa spazio, tempo, memoria, presenza.

 

Carmela Perucchetti  

   


CON VILLAFRANCART IL CENTRO DIVENTA UNA GALLERIA D’ARTE A CIELO APERTO

26 Apr 2022 | Villafranca
Con VillafrancArt il centro diventa una galleria d’arte a cielo aperto
Terza edizione di VillafrancArt, da sabato 7 Maggio a mercoledì 29 Giugno. Il centro storico di Villafranca si trasforma in una galleria a cielo aperto. Protagonista Bruno Lucchi, scultore trentino ,nato a Levico nel 1951, che crea figure in terracotta che diventano bronzi e porcellane, ma anche nuovi materiali come l’acciaio Corten. Sono più di 200 le esposizioni personali e innumerevoli collettive dell’artista, tutte nelle più prestigiose gallerie d’arte italiane ed estere. Villafranca si prepara ancora una volta a diventare punto di riferimento culturale di tutta la provincia ed anche oltre, dando continuità alle grandi iniziative cultuali che l’Amministrazione comunale ha proposto negli ultimi anni.
“Un importante segnale di ripartenza culturale, – sottolinea l’assessore alla Cultura Claudia Barbera – una passeggiata tra l’arte, aperta a tutti, unica nella provincia, con l’obiettivo di avvicinare la popolazione alla cultura e all’arte. Oltre alla preziosità delle opere esposte avrà il valore aggiunto di essere all’aperto e quindi potrà richiamare anche gli appassionati che ancora sono frenati dai timori legati alla pandemia”. Il sindaco Roberto Dall’Oca ha sottolineato l’impegno della sua amministrazione sul fronte della cultura, di cui l’arte è espressione immediata e fruibile da tutti i cittadini.
“E’ una mostra che ho voluto fortemente già dal primo anno di amministrazione. I tanti artisti che si sono succeduti hanno dato e daranno sempre più lustro a questo evento.
Oggi presentiamo le opere dell’artista Bruno Lucchi, ma il livello dell’artista e l’importanza dell’esposizione porteranno anche molti visitatori nella nostra città – ha ricordato il sindaco -. In questo modo raggiungeremo il doppio obiettivo di far crescere sempre di più Villafranca dal punto di vista culturale e di favorire un indotto economico per le attività del centro storico. Come Amministrazione Comunale crediamo molto in questa proposta e ogni anno abbiamo aumentato il livello e il nostro impegno economico. Ringraziamo, inoltre, gli sponsor che hanno creduto nella nostra proposta e l’hanno sostenuta”.
“Sono un artista, uno scultore”, afferma Bruno Lucchi. “Trascorro la mia vita a plasmare forme; cercare nelle linee equilibrio; a confrontarmi con la terra e la luce. A cercare bellezza. Quando una città come Villafranca mi chiama a popolare il suo centro con le mie creature, non posso che essere felice ed accettare la sfida.” Andrea Pisani, della Fonderia Artistica Pisani co-organizzatrice dell’evento con l’Amministrazione Comunale ha detto che “è un piacere aver dato continuità ad un evento importante come è VillafrancART. Mi rende orgoglioso ed emozionato, l’essere riuscito per il terzo anno a contribuire in quello che vuole essere una manifestazione culturale unica nel suo genere.

La gigantessa


Al tempo che la Natura nella sua possente energia, concepiva ogni giorno figli mostruosi, avrei voluto vivere vicino a una giovane gigantessa, come un gatto voluttuoso s'accuccia ai piedi d'una regina.
Avrei voluto contemplare il suo corpo fiorire con la sua anima e crescere liberamente in terribili giochi; indovinare, dalle umide brume che fluttuano nei suoi occhi, se il suo cuore covi un'oscura fiamma;

percorrere, a volontà, le sue magnifiche forme: arrampicarmi sul pendìo delle sue ginocchia enormi, e qualche volta, l'estate, quando soli malsani

la fanno, stanca, distendersi attraverso la campagna, dormire buttato all'ombra dei suoi seni, come un quieto casolare all'ombra d'una montagna.

    Charles Baudelaire




 La sua paura è che diventino soprammobili. Comuni pezzi d'arredamento sistemati senza attenzione, senza rispetto per la loro natura astrale e sacrale, per la loro vocazione a testimoni di un altrove di cui l'uomo ha nostalgia ma nessuna memoria. Per questo, le figure di Bruno Lucchi vivono su piedistalli che le isolano dagli uomini per non interromperne il dialogo con le energie del creato. Senza spazio queste figure non vivono. Perchè figlie dei quattro elementi. L'aria e la terra che le formano, il fuoco che le cuoce, l'aria e la luce che le pervadono. Aria e luce che piovono dalle pareti a vetrata del grande, chiarissimo, felice atelier dell'artista. Vetrate che si affacciano sul verde smagliante dello storico parco del Imperial Grand Hotel Terme di Levico, già residenza estiva dell’ Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe. Lo studio in cui l'artista lavora è tutt'uno con la galleria dove si dispiega l'inesauribile produzione di Lucchi scultore, ceramista, designer. Uno scaffale ingombro di volumi e riviste d'arte separa gli spazi dell'esposizione dai luoghi deputati della creazione: vasti piani di lavoro, due forni di cottura (uno grande uno più piccolo), ripiani affastellati di figure ai vari stadi di lavorazione, strumenti di ogni tipo in un disordine solo all'apparenza casuale, statue monumentali che dal giardino vegliano come custodi sul lavoro del loro autore.

 Chi passa può trovarlo qui, impegnato a fermare nell'argilla un'intuizione, ad inseguire nella forma la perfezione. Sono tre, quattro, forse cinque le sculture di prova che separano l'idea dal risultato finale, dal raggiungimento della forma definitiva, perfetta. Quella che oltre a rimanere terra sarà anche tradotta nel bronzo. Per Lucchi la perfezione sta nel sottile equilibrio della sproporzione. In quella tensione ascensionale che imprime ad ogni singola figura lo slancio verso territori desiderati e forse mai esplorati. Lo slancio che la ricongiungerà a quella che è insieme origine e meta. L'armonia cosmica.

 Beba Marsano


 

Benvenuti nel mio sito web. Sono nato nel 1951 a Levico Terme in Trentino, dove vivo e lavoro. Ho iniziato ad esporre da professionista nel 1991 ed ho al mio attivo più di 200 mostre personali in musei, sedi pubbliche e prestigiose gallerie in Italia e all’estero. La mia ricerca abbraccia materiali come il bronzo, il semire, la porcellana, l’acciaio corten e il mosaico. Sono autore di importanti opere pubbliche di grandi dimensioni, ben quattro navi della Costa Crociere solcano i mari con le mie sculture .
 Le mie opere sono disponibili per mostre ed eventi anche in Plein air per gallerie ed enti pubblici.